Ieri sera in san Filippo Neri Ramin Bahrami e Umberto Clerici (oltre alla loro indiscussa bravura ricorderemo sempre i salti sullo sgabello e la bocca aperta dell'uno e le facce dell'altro) sono stati protagonisti di un intenso concerto imperniato su Bach:
sonata n. 1 in sol maggiore BWV 1027 per viola da gamba e clavicembalo concertante
partita n. 1 in si bemolle maggiore BMV 825 per clavicembalo
sonata n. 2 in re maggiore BWV 1028 per viola da gamba e clavicembalo concertante
suite n. 3 in do maggiore BWV 109 per violoncello solo
sonata n. 3 in sol minore BWV 1029 per viola da gamba e clavicembalo concertante
(bis) ultimo movimento di Brahms, sonata n. 38 (?) e l'allegro della sonata in re maggiore (di Clerici abbiamo anche apprezzato la spiegazione della scelta del primo, la giusta ironia sul richiesto crescendo dei bis, da suonare finché gli strumenti non prendano fuoco, e il gesto di chiudere la tastiera del piano).
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