
Venerdì 23, teatro San Martino, Iago e Desdemona e Otello della Libero Fortebraccio Teatro, di e con Roberto Latini e con Elena De Carolis. Due spettacoli molto intensi e coinvolgenti: in Iago Latini (bellissima voce) interpreta uno degli antieroi per eccellenza, che fornisce la sua versione dei fatti e dà voce ai diversi personaggi (tramite un sapiente uso di microfoni). Il suo continuo movimento di piedi, come in preda a convulsioni, che si trasmette talvolta al resto del corpo lo fa rassomigliare ad una fiamma, simile forse a quella dei danteschi Ulisse e Diomede: la sua sembra così la narrazione di un dannato, condannato a ripetere, rivivere e ripercorrere la propria tragedia (secondo la trama di Shakespeare). Molto efficace la tripetizione dell'uccisione di Desdemona, progressivamente più completa e arricchita di dettagli, battute e punti di vista; intelligente anche la mescolanza di comico e tragico, insita già nell'originale, ma qui compressa ed esplosiva. Meno comprensibili gli echi di slogan sessantottini durante l'ebbrezza di Cassio (?), ma in un certo senso funzionali.
(con una significativa variazione: nello spettacolo visto Iago dice "e Cassio sembra onesto"!)
Desdemona e Otello sono invece condannati all'ignoranza perpetua, come se il Moro fosse morto nello stesso istante della sua amata, "senza sapere la verità": da ciò deriva il tormento perpetuo e l'odioamore e la rabbia ancora vivi nei confronti di lei ("la puttana che ho sposato").
Struggente il momento in cui lui la abbraccia da dietro e la trascina lentamente a terra, uccidendola di nuovo: da allora accentua gli spasmi delle gambe e dei piedi, come se fosse Iago, il suo daimon e mandante, ad impadronirsi di lui, che diviene il semplice esecutore materiale. Una volta a terra lui la trascina tenendola per una mano, in un crescendo di musica ed un calar di luci rosse: ci si aspetta che all'improvviso la musica si fermi e lui le lasci la mano, ma ciò non avviene se non a luci spente e con la musica che viene sostituita dall'eco ossessiva "amore, amore, ...". Che bellezza!Ieri sera, Teatro delle Moline, La signora Margherita: uno spettacolo eccellente merita il bis. Tra l'altro la Pitta ha aggiornato la pièce con inserti di attualità, senza alterarne il ritmo e il divertimento angoscioso. "Ci sarà sempre una signora Margherita che insegnerà ai vostri figli, ai figli dei vostri figli, ..."
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