giovedì 28 maggio 2009

è un problema di sintonia

Io con Bellocchio ho qualche problema di comprensione, lo so bene e da anni: non riesco a digerire le sue bellocchiate, quei momenti di ogni suo film, quelle scene, sequenze, battute o situazioni enigmatiche (e provocatorie? alla maniera surrealista?). Non che manchino in altri registi - il gatto ne Il Divo di Sorrentino, per capirci - eppure in Bellocchio non le digerisco. E in Vincere (Italia-Francia 2009) questi momenti ci sono (la processione dei bambini ciechi seguita da un prete ed una suora, che suscitano ripulsa e stimolo sessuale nel giovane Benito, la fuga di una malata di mente, la nevicata iperrealista che accompagna la presunta fuga dal manicomio di Ida - situazione che ricalca il brutto finale di Buongiorno, notte). E anche citazioni evidenti di Vivre sa vie di Godard (con Il monello di Chaplin al posto di Dreyer - mi ha infastidito ma è ben fatto e armonizzato, ci ho ripensato e hai ragione).

Ciò nonostante, è un buon film (altri suoi film li ho davvero odiati, su tutti Il regista di matrimoni), ben recitato (molto brava la Mezzogiorno), con ottime musiche ed alcuni momenti emozionanti: penso in particolare alle sequenze nel cinema (soprattutto con la rissa durante il cinegiornale).

- "Ma come facevano a non ridere allora di fronte a certa retorica e a certi atteggiamenti?" - "E oggi è tanto diverso? Mi auguro che i nostri figli possano riderci sopra..."

Nessun commento: