domenica 1 marzo 2009

parlare d'altro

Per reagire ad una domenica piovosa e fredda di brutte notizie, di tristezze, di parole amare, di sguardi spenti, di ospedali, di vita morente sento la necessità, quasi l'urgenza, di pensare ad un viaggio berlinese e a ripensare al nostro weekend, ai due spettacoli molto diversi visti all'Arena del Sole.

Venerdì L'accompagnatrice, tratto dal romanzo breve di Nina Berberova (che ricorda per certi aspetti la trama del film La voltapagine), con Micaela Esdra (regia Walter Pagliaro): uno spettacolo potenzialmente emozionante, ma reso in modo troppo freddo e schematico, con parole e musica (suonata al pianoforte live) che non riescono mai davvero a sposarsi, rimanendo quasi sempre estranee tra loro. Mi piace ricordare solo il palcoscenico pieno di spertiti spiegazzati e il momento in cui l'accompagnatrice Soniecka ricorda l'incontro furtivo tra la sua 'padrona' e l'amante in un locale di Parigi.

Molto differente è invece l'Enrico IV di Pirandello, con Ugo Pagliai e Paola Gassman (regia Paolo Valerio): una messa in scena tutto sommato classica, che fa risaltare l'eccellente performance globale di tutti gli interpreti, su tutti dei due sopradetti. Appunti sparsi: il quadrato di terra di 'proprietà' di Enrico IV, entro il quale dispiega per intero la sua lucida follia, la cavalcata con accenni erotici che precede lo svelamento della sua sanità mentale, il finale rapidissimo, con Enrico che prende coscienza della necessità di vivere 'forever crazy', imprigionato a causa della vendetta d'amore.

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