Gianni Clerici utilizzerebbe l'Agenzia Palle Roventi: io dovrei coniare un'Ansa cineteatrale...
Giovedì: in piazza l'immenso My darling Clementine (Sfida infernale, Usa 1946) di John Ford. Mai visto su grande schermo (che soddisfazione!), copia eccellente (tranne alcuni punti in cui il restaturo non ha potuto, come nell'inseguimento di Earp a cavallo su Doc Holiday in diligenza), un'occasione per lasciarsi appassionare dalla storia e riassaporare la complessa mescolanza di registri narrativi - western, commedia, teatro (Shakespeare a Tombstone), amicizia, vendetta familiare, giustizia, futuro per i giovani, romance - che ha permesso alla critica di interpretare il film in mille modi diversi.
Venerdì: decisione improvvisa e Citizen Kane (Quarto potere, Usa 1941) di Orson Wells: nonostante la stanchezza anche in questo caso il grande schermo è puro piacere visivo, che rende giustizia allo sperimentalismo del regista. Troppo attuale per essere vero: non sarà un'ossessione? (E fai notare giustamente che nella copia vista sembra mancare un'inquadratura sull'addio a Rosebud).
Sabato: Chiostro di San Martino con Ermanna Montanari in Rosvita (seguito dall'incomprensibile corto basato sullo spettacolo Museum historiae ubuniversalis): emozionante la sperimentazione vocale dell'attrice (già vista in Leben), accattivante la scelta dei testi letti, brave le tre coriste nello sfondo musicale (un Kyrie eccellente), stupendo il chiostro colorato di rosso!
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