lunedì 23 novembre 2009

comico e tragico

Dalla breve parentesi monacense si ritorna con due begli spettacoli: sabato sera al Testoni di Casalecchio La presidentessa (di Maurice Hennequin e Pierre Veber), messo in scena da Massimo Castri con Marco Brinzi, Giorgia Coco, Francesca Debri, Michele Di Giacomo, Federica Fabiani, Alessandro Federico, Vincenzo Giordano, Diana Hobel, Alessandro Lussiana, Davide Lorenzo Palla, Antonio Giuseppe Peligra. Dopo la straordinaria messa in scena di Così è, se vi pare ci siamo catapultati a teatro e ne è valsa la pena: vaudeville brillante e molto divertente, specie nel secondo atto; tempi rapidissimi e sempre azzeccati, molto bravi gli attori. L'unico appunto riguarda il personaggio di Gobette: sarebbe stato meglio un trucco e un abbigliamento più 'provocante', in modo da giustificare meglio il suo ruolo di femme fatale.

Domenica pomeriggio al Comunale di Ferrara per Giorni Felici di Beckett, regia di Robert Wilson con Adriana Asti, un'eccellente Winnie (tutti gli applausi sono meritati): la resa animalesca di Willie rende ancora maggiore la disperata condizione della donna, il suo deserto e la sua angoscia esistenziale. Una messa in scena molto differente da quella di Adriatico (più giocata sul comico), che privilegia e sottolinea la tragicità dell'esistere, della vita di coppia - "mi chai chiesto la mano: da allora non mi hai parlato più" - e del vuoto, da riempire con la sporta e il canto (ma al momento giusto), prima che finiscano le parole (che già vengono meno nella citazione di versi, con alcune parole sostituite da 'cose'). Scenografia scarna, con la Asti immersa in un monticello di roccia/cemento. E molto emozionante l'inizio, con il telo bianco mosso dal vento e poi fatto cadere.

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