In poche parole: grandi aspettative, tutte disilluse, per L'intervista di Natalia Ginzburg, con Valerio Binasco (anche autore della regia), Maria Paiato e Azzurra Antonacci. Brutto testo, noioso e inconsistente: il racconto di tre solitudini annoia e non trasmette alcuna emozione. Non male gli interpreti, regia insignificante (ma in effetti si può fare poco di un testo così). In prospettiva spiace essere andati fino a Ferrara.
Addenda al post precedente: a testimonianza della bravura della Asti e la bellezza della sua voce vorrei ricordarmi delle sfumature con cui declina "giorni felici" e "garantita, genuina, purissima". In La presidentessa esilaranti l'esito del neo di Gobette sul Guardasigilli (e la sua reazione quando lei "fa la gran dama") e la richiesta di matrimonio con interprete!
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