sabato 16 gennaio 2010
documentario di guerra
Piombo fuso di Stefano Savona (Italia 2009) proprio non mi è piaciuto. Non era tanto la stanchezza (era mercoledì scorso), ma l'idea stessa che governa le immagini e le scelte di regia: coraggiosa (in tutti i sensi) l'idea di girare in presa diretta le immagini nella striscia di Gaza bombardata, ma purtroppo sono immagini che sanno di reportage giornalistico, di tristissima cronaca di guerra, con il loro carico di violenza. Sono immagini che parlano del dramma del popolo palestinese tramite le loro voci e la devastazione della loro terra, ma non aggiungono nulla a quanto già si sappia. Il regista è troppo coinvolto nella vicenda, e chi non conosce bene i fatti non riesce a capire nulla. Meglio, capisce solo che i palestinesi hanno ragione e gli israeliani torto. (E l'inserzione di spezzoni di conferenze stampa di Olmert e della Livni - di cui non si indica neppure il nome - hanno il sapore ricercato del sarcasmo.) Sono immagini-pietre, armi nelle mani del regista. Non si tratta dunque di un documentario, ma di un pamphlet mal realizzato. E dispiace davvero dire che mi sono annoiato di fronte ad immagini tanto drammatiche, prive però di forza comunicativa e narrativa. Un'occasione sprecata.
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