Le travolgenti emozioni provengono dalla straordinaria performance del Balletto di Roma in Otello (coreografia Fabrizio Monteverde su musiche di Antonín Dvorák): se questa è la stagione di Otello, questo è il migliore in assoluto! Grande bravura di tutti i 14 ballerini, che interpretano la bella messa in scena trascinando il pubblico in un vortice di emozioni. Al di là dei singoli gesti tecnici che non saprei descrivere, quello che mi ha colpito di più è stato il sensualissimo ingresso in scena di Otello ed il seguente ballo a due con Desdemona: la loro danza è ripetuta più volte nel corso del balletto, sia da loro in modo sempre più violento e distruttivo. L'amplificazione dei gesti di un singolo o di una coppia è poi evidente nella scena del fazzoletto, dove tutte le coppie di ballerini anticipano e preannunciano il duetto di Iago ed Emilia. E da ricordare anche la scena (alla Fassbinder) dell'ubriacatura di Cassio, i costumi ed i giochi cromatici (rosso-nero).
La delusione è legata Pornobboy dei Babilonia Teatri: più che uno spettacolo teatrale una semplice performance (30 minuti di durata...) un po' povera di contenuti e un po' troppo facile nella costruzione, tanto da farmi davvero arrabbiare. Recitazione all'unisono dei tre attori come una lunga litania, in cui viene vomitato sul pubblico (come nel blob finale di schiuma) il vuoto della contemporaneità, specie le sue bassezze e volgarità (Cogne, il caso Eluana, il caso Veronica), con frequente uso del linguaggio del basso corporeo, coerente con il tema trattato e col voyeurismo televisivo. Niente di nuovo sotto il sole e per giunta senza alcuna convincente chiave di lettura. Deludente.
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