Celestini si conferma un grande affabulatore, che si starebbe ad ascoltare per ore (e l'ora e mezza di spettacolo passa in un lampo), come nel suo storico spettacolo Radio clandestina, visto sabato sera all'Itc di San Lazzaro. La ricostruzione-rievocazione-racconto della strage delle Fosse Ardeatine è eccellente, ma la parte migliore è la paziente opera di confutazione di tutte le voci recenti e faziose che tendono a screditare il ruolo dei partigiani e della guerra di liberazione: un esercizio quotidiano nel nostro triste paese, dove la memoria non è mai condivisa e va difesa senza posa.
Spettacolo semplicissimo anche nella scenografia: una sedia, tre assi di legno che formano una struttura, appese una lampada e tre lampadine (e particolari sono i giochi di luce operati dallo stesso autore: va detto che alla fine è lui stesso a smontare tutto!).
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