sabato 7 febbraio 2009

The Millionaire (Slumdog Millionaire, Gran Bretagna-Usa 2008, 120') di Danny Boyle è un film unico nel suo genere, ben costruito, girato e montato e originale nella sceneggiatura: l'idea di recuperare le difficoltà vissute dal protagonista fin da bambino nella poverissima Mumbai tramite le risposte di un fortunato quiz televisivo è efficace (anche se nel finale si sfilaccia un po'). In effetti, uno dei pregi maggiori del film mi pare proprio la rievocazione della vita del protagonista (interrogato dalla polizia, per il sospetto di aver vinto barando): le tensioni politiche, il racket subito dai bambini di strada, la squallida vita delle baraccopoli costituiscono lo sfondo (certo edulcorato) della storia. Molto bella la prima parte, più semplice la seconda (dopo l'ingresso nella casa del gangster, quando il film svolta decisamente sul tema amoroso). E coinvolgente il ballo bolliwoodyano sui titoli di coda!
P.s.: vergognoso l'errore di doppiaggio:
Nell'edizione italiana una donna urla: "Sono musulmani, scappiamo". Nell'originale si tratta di un uomo, un hindu, che urla: "They're muslims, get them", "Sono musulmani, prendeteli". Meditate.
(Il sole 24 ore - domenicale, 8.2.09)

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