sabato 6 dicembre 2008

primo appunto sul cinema di Melville

Ieri sera in Cineteca proiezione di Tutte le ore feriscono l'ultima uccide! di Jean-Pierre Melville (Le deuxième souffle, Francia, 1966, 144'), considerato dalla critica uno dei suoi migliori polar (policier + noir). Il film comincia dove era terminato Un condannato a morte è fuggito di Bresson (1956), quasi una citazione-omaggio: dalla fuga dal carcere gli eventi si dipanano in modo rapidissimo (con flashback e forward), secondo un ritmo calante dalla metà in poi. Ogni personaggio ha una propria sfumatura, tanto positiva quanto negativa, ma resta sempre fedele al proprio ruolo/destino, che non può, o vuole, cambiare. Fotografia 'affilata', regia nervosa e frequente uso dello zoom, trama a volte confusa (soprattutto nel ricollegare nomi a volti), piacevolmente chandleriano.

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