Concerto-spettacolo teatrale da urlo quello di Vinicio Capossela ieri al Teatro Duse (Solo show): più di due ore di musica travolgente (con cammeo di Bergonzoni nel finale) e non solo (lui è sempre più un'animale (un minotauro?) da palcoscenico, accompagnato da musicisti impeccabili e dal mago Christopher Wonder (la human pignatta).
I tempo, o "parte spirituale del concerto": Il gigante e il mago, In clandestinità (eseguita più veloce che nell'album), Parla piano, Una giornata perfetta, Il paradiso dei calzini (eseguita su un pianofortino per bambini; introdotta dalla storia dei guantini), Orfani ora, Vetri appannati d'America, Dall'altra parte della sera, La faccia della terra, Non c'è disaccordo nel cielo.
intervallo: intrattiene il mago Wonder
II tempo, o "parte corporale del concerto" (se ricordo bene): Bardamù (travolgente), Con una rosa, Marajà (hors categorie, inarrivabile, da far venire giù il teatro, con Vinicio in gabbia), Medusa cha cha, Canzone a manovella (con annesso palombaro, dedicata a chi si è perso per il Pratello, e con Vinicio che esce di scena con coda da sirena), medley con La marcia del camposanto e Pena de l'alma ad introdurre l'Uomo vivo accompagnato dal numero della human pignatta, chiusa da una strofa di Al colosseo, Brucia troia (ancora con Vinicio in gabbia e con l'ormai usuale maschera da minotaruro; alla fine discesa tra il pubblico della platea per prelevare due "ostaggi" da chiudere in gabbia).
III tempo, o appendice delle confidenze, al piano da saloon, fronte al pubblico: Sante Nicola, Case (in memoria della casa di via Centotrecento), All'1 e 35 circa (con presentazione della band) e chiusura con una strofa de Il gigante e il mago.
Dimentico nulla?
Nessun commento:
Posta un commento