mercoledì 19 novembre 2008

Il passato è una terra straniera

Il passato è una terra straniera

(di Daniele Vicari; con Elio Germano, Michele Riondino, Chiara Caselli, Valentina Lodovini, Daniela Poggi, Marco Baliani, Lorenza Indovina, Maria Jurado, Romina Carrisi, Federico Pacifici, Antonio Gerardi. Italia 2008, 120').

Un film senza soste né respiro, che trascina nell'abisso di corruzione morale del protagonista fino alla catarsi finale (un pathei mathos, un apprendimento con dolore) dolorosamente fisico. La regia sfrutta immagini anche sporche, sfocate, dalla fotografia imperfetta, montandole in modo serrato ed accompagnadole da un'ottima colonna sonora. Eccellenti i due protagonisti (Elio Germano e Michele Riondino) e gli altri attori del cast.
La parte migliore (di un ottimo film) resta la prima ai tavoli da poker, anche se tensione alla dissoluzione del bravo ragazzo borghese (Germano) comincia già con l'inattesa testata iniziale. Non è del tutto chiaro (ma non è poi un problema decisivo) se la dissoluzione sia del tutto gratuita, non consapevolmente cercata o se invece "sia dovuta ad un senso di ribellione al padre per il suo rapporto con la sorella" (e, se così fosse, hai ragione a dire che qui la sceneggiatura è troppo ellittica). Tremende la scena dello stupro e del pestaggio alla caserma di polizia.
Battute memorabili: "se è un altro libro, giuro che ti lascio!" "Ma a te piace leggere" "Sì, ma mi piacciono anche altre cose!"; "Che faccio, mamma? Niente, mi drogo, baro alle carte e scopo con donne sposate".
Da vedere!

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