sabato 15 novembre 2008

Un altro pianeta

Un altro pianeta

di Stefano Tummolini (Italia, 2008, 81') - Lumière, sala Scorsese, h 22.30

Un film dalla produzione minuscola, piccolo ma denso di emozioni, leggero e tracico/triste nello stesso momento (come tipologia di sensazioni provate mi ha ricordato Il pranzo di ferragosto, un film comunque diversissimo e anch'esso di produzione 'casalinga'). Ogni personaggio custodisce il proprio dolore, sofferenza o malattia nel proprio intimo, trovando la forza e il coraggio di confessarlo solo a estranei oppure mescolandolo alla rievocazione di un sogno: chi come il protagonista convive con il dolore di una perdita (la morte lontana, ma ancora pianta, del proprio compagno), chi confonde con un carattere esuberante e un po' svampito ("cosa volete ragazzi? caffè, tè" "mè") la malattia di un padre; e ancora i problemi di coppie etero e gay, gli stessi: tradimenti, scappatelle, ricerca di equilibri precari; chi invece convive con l'aids da due anni (Daniela) e cerca attenzioni e affetto. Tutto questo avvolto da un'atmosfera leggera, grazie anche all'ambientazione su una spiaggia di giugno (quasi un Kammerspiel all'aperto).
Note negative: una segretaria di edizione avrebbe potuto controllare le ombre: dato che il film è girato interamente su una spiaggia assolata, un po' più di attenzione non avrebbe guastato; bruttine le inquadrature che chiudono il film (aereo, i due corpi abbracciati in posa da calendario, il cielo): avrei terminato con il primo piano dei due ("sfumando").
Scene da ricordare: il libro che sventola alle spalle di Salvatore (il protagonista) e Cristiano; il secondo incrociarsi di sguardi tra i due, con la steady che 'li avvolge'; la scena del test letto dalla ragazza toscana.

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