venerdì 30 gennaio 2009

applausi a Sean Penn

Un gran film Milk di Gus van Sant (Usa 2008, 128'), con una eccellente interpretazione di Sean Penn nella parte di Harvey Milk, il primo politico gay ad essere stato eletto ad una carica pubblica negli Stati Uniti nel 1978. La storia (che si svolge tra il 1970 ed il 1978) è ben raccontata, montata e fotografata e impiega anche alcune immagini di repertorio (soprattutto nei titoli di testa).
Ciò che più colpisce sono certe affermazioni discriminatorie e razziste contro le minoranze considerate 'diverse', 'deviate', che assomigliano (troppo) a quelle di alcuni nostri politici o ecclesiastici, paladini della morale cattolica alla base (a loro dire) della nostra società e da difendere contro l'assalto del relativismo culturale portatore di corruzione della morale. Il valore della lotta di Milk consiste in questo, nel tentativo di estendere a tutti i diritti civili e l'uguaglianza sancita dalla costituzione americana, per mezzo dell'impegno attivo nella vita politica (notevole è la sua metamorfosi in vista della sua seconda campagna elettorale).
Sorprende (per mia personale ignoranza della vicenda) anche il fatto che sia stato assassinato non per motivi politici, ma quasi esclusivamente personali da un politico fallito. (E nel suo vagare per i corridoi del palazzo prima del duplice omicidio, il regista compie un'autocitazione da Elephant.)
Un film politico e prepotentemente attuale (la frequenza della parola 'speranza', l'esigenza di estendere i diritti e difendere quelli già acquisiti ma minacciati), qualcosa su cui riflettere, dopo aver digerito le emozioni.

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